L'UOMO INCINTO di Dario Fo e Franca Rame Prendendo spunto dalla storica, ma ancora aperta, questione sull’aborto, la storia (scritta nel 1977 e rappresentata con enorme successo all’interno di uno
spettacolo dal titolo Parliamo di donne) racconta le disavventure di “un’intera famiglia incinta”: ad aspettare un figlio sono infatti la madre, la figlia e... il padre, un comicissimo industriale
sull’orlo di una crisi isterica. Dopo un intelligente avvio fatto di sottili ironie, di allusioni mordaci e di ilari nevrastenie, il brano esplode in una sequenza di divertentissime situazioni
giocate intorno alle ridicole ipocrisie degli uomini ed alle loro basse soluzioni di comodo. MISERIA BELLA di Peppino de Filippo Due artisti innamorati dell’arte condividono un piccolo e disadorno
sottotetto ed una fame ormai consolidata dal tempo. Come fare - tra le allucinazioni e gli odori di cucinato dei vicini - per addentare un qualsiasi boccone commestibile? Forse hanno proprio toccato
il fondo... o forse no, rimane loro ancora molto da scavare! Ha inizio così un vertiginoso precipizio di risate fatte di gags e di situazioni crudeli, tutte rivolte a ricordare ai due sciagurati la
fame tremenda che li attanaglia. Anche la storia d’amore di uno dei due, come se non bastasse, finisce per schiacciarli contro le pareti dei loro stomaci vuoti, in un finale amarissimo e strepitoso.
LA CASELLANTE di Franca Rame La casellante di un passaggio a livello dimenticato dal mondo viene raggiunta da un giornalista in cerca di un’intervista “di costume”. L’incontro tra i due finisce per
cadere immediatamente nel buffo e nel grottesco: lei racconta la sua vita quotidiana (fra stress, urla, tic e disastri ferroviari), mentre lui registra incredulo l’esistenza di un’umanità tragicomica
ai margini della dignità e ben oltre il limite sopportabile della “sfiga”! PERICOLOSAMENTE di Eduardo de Filippo E’ uno dei rarissimi casi in cui si può parlare in teatro di “macchina comica
perfetta”. Scritto come solo un grande maestro sa fare, Pericolosamente è una storia divertentissima, irreale nella sua genialità! Giocando con gli stereotipi della napoletanità (il melodramma, la
gelosia, la burla chiassosa), Eduardo - tramite l’occhio estraneo e allucinato di un ospite - racconta le vicende di una buffa ed agghiacciante famiglia in cui il marito, ogni tanto, spara alla
moglie! In un susseguirsi forsennato di trovate irresistibili, l’atto unico di Eduardo trova la straordinaria verve di stupire fino all’ultima battuta in un clima di vero e proprio delirio comico.