L’Odissea è considerata dai più come il primo romanzo moderno della Storia della Letteratura, con la particolarità che la sua datazione ufficiale la fa risalire a decine di secoli prima che questo genere letterario venisse alla luce!
Eppure nel personaggio di Ulisse c’è già tutto ciò che caratterizzerà gli eroi romanzeschi: c’è il coraggio, la paura, l’amore, l’odio, la gioia, il dolore… e questo, a partire dal libro nono del poema, reso ancor più vivido da una narrazione in prima persona che avvince, che commuove e che fornisce al lettore le chiavi di accesso alla controversa psicologia del protagonista.
Il fine ultimo dello spettacolo è quello di trasformare tutto questo in emozione pura e far “sentire” allo spettatore (…con energia e trasporto autentici) la straordinaria gamma emozionale che accompagna le avventure del poema.
Come imbarcato tra i compagni di Ulisse, così, lo spettatore “vivrà in prima persona” la spietatezza di Polifemo, la malia di Circe, la crudeltà di Scilla e Cariddi, la seduzione delle Sirene… fino a giungere, insieme allo sventurato eroe, alla bramata Itaca.
Il poema di Omero, al di là dei pur indispensabili studi scolastici, può essere letto semplicemente come la più straordinaria delle avventure e, se ciò accade, deve poter trasportare lo spettatore (…e la sua coscienza) negli angoli più remoti e arcani dell’immaginazione.